Archivi tag: campo profughi

PRANZO SOLIDALE Fontanafredda 15 giugno 2014

Si è svolto domenica 15 giugno il consueto “Pranzo Solidale” organizzato dal gruppo pordenonese della Pentalux. Sede della manifestazione quest’anno e stata la splendida sala della Parrocchia Ss. Redentore di Fontanafredda gentilmente concessa da Don Giorgio Santin presente alla manifestazione insieme al neo sindaco di Fontanafredda Claudio Peruch. Un’organizzazione impeccabile, cibo abbondante accompagnato da un ottimo vino ha fatto si che gli oltre cento commensali intervenuti abbiano passato una splendida domenica all’insegna della solidarietà con lo scopo di dare continuità ai progetti che Pentalux sta realizzando ed ha intenzione di realizzare in Burkina Faso, Costa d’Avorio e campi profughi Saharawi. Il ricavato della manifestazione, grazie alla generosità degli intervenuti, è stato sopra le aspettative; un grazie anche a chi per impegni inderogabili non ha potute essere presente ma ha voluto contribuire economicamente in maniera sostanziosa. Un plauso ha chi con tanto impegno e dedizione ormai da tre anni organizza questa manifestazione che da modo a Pentalux di essere apprezzata e conosciuta per il modo in cui opera in terre disagiate che hanno bisogno di sostegno e continuità operativa.
1 Villadolt, location 2 Villadolt, Spiedone l'Africano 3 Villadolt, i dolci 7 Villadolt, le strateghe 8 Villadolt, gli assaggiatori

ARRIVANO I PICCOLI AMBASCIATORI DI PACE

Agosto dello scorso anno. I bambini ospiti della Lega Navale di Grado
Agosto dello scorso anno. I bambini ospiti della Lega Navale di Grado

Anche quest’anno dal 19 luglio al 2 agosto avremo tra noi i bambini che arriveranno dai Campi profughi dei Saharawi.
I bambini saranno ancora ospitati presso la scuola elementare di Tavagnacco
La nostra associazione, grazie al prezioso contributo finanziario dell’Amministrazione comunale di Tavagnacco si occuperà dell’accoglienza dei bambini e dell’organizzazione delle iniziative.
La Pentalux ogni anno vede crescere la partecipazione collaborativa di soci, amici e ragazzi che vivono/rivivono momenti importanti e coinvolgenti prestando il loro impegno gratuito ed entusiasta per la riuscita dell’iniziativa.
Dopo una iniziale incertezza dovuta a problemi di carattere organizzativo la Pentalux ha trovato quale partner l’associazione di solidarietà con il popolo Saharawi “Kabara Lagdaf” di Modena che farà da capofila.
Fin da ora lanciamo l’invito a tutti coloro che volessero conoscere i bambini o desiderassero passare di momenti insieme a loro a farci visita presso la sede dell’accoglienza.
L’associazione Pentalux sarebbe felice di ospitarvi.
Il responsabili dell’accoglienza
Tullio

Completata struttura sanitaria riabilitativa e delle cure oftalmiche

Si è concluso il progetto di realizzazione della struttura sanitaria riabilitativa e delle cure oftalmiche per i Saharawi, situata a fianco dell’Ospedale di Bolla, nelle vicinanze di Rabouni.
Il progetto è stato finanziato completamente dalla Pentalux ed ha visto la partecipazione di altri due partner: Green Italia Cantieri Solidali di Brescia che ne ha curato la costruzione ed un’Associazione delle Marche Rio de Oro che ha seguito i lavori attraverso la volontaria Rossana Berini.
La struttura è venuta a costare 30.000 euro ed è stata ultimata con un ritardo dovuto alle note vicende del rapimento di Rossella Urru in seguito al quale non venivano concessi i visti temporanei da parte dell’Algeria.

L’8 febbraio un consistente gruppo di componenti e simpatizzanti della Pentalux partirà per i campi profughi ad inaugurare la struttura.. Alcuni dei componenti si recheranno successivamente anche in Burkina, a Nounà, per la formazione del personale medico e sanitario del reparto di oftalmologia ed in particolare per l’utilizzo delle apparecchiature laser donate dalla Pentalux al Centro di Oftalmologia dove si è concluso il programma “Occhio per occhio” ovvero il controllo della vista di 40.000 bambini scolarizzati e non. Ha avuto durata triennale ed è stato realizzato anche con il contributo regionale del F.V:G. di 43.100 euro.
Si proponeva non solamente il controllo ma innanzitutto la prevenzione al fine di individuare le patologie più comuni nei primi momenti della loro insorgenza. Il programma ha visto la preziosa e fattiva collaborazione delle autorità sanitarie locali e delle strutture amministrative pubbliche.

Il 23 settembre soci e simpatizzanti si sono ritrovati al pranzo solidale presso il Centro Festeggiamenti di Tavagnacco: la presenza è stata di circa 180 persone, con un ricavo netto di 4.700 euro. Cogliamo ancora l’occasione per ringraziare quanti hanno partecipato ed aiutato per la riuscita della festa.

Forse già tutti saprete che Sante Mariuz di Fontanabona, dopo 10 anni di fattivo lavoro ed impegno come Presidente della nostra Associazione ha passato le consegne a Loris Di Giorgio di Tavagnacco. Vicepresidente è Luisa Melcher di Porcia.

A novembre tre soci Flavio Martano, Gianfranco Fratta e il cardiologo Claudio Burelli si recheranno in Costa D’Avorio per collaborare con la struttura sanitaria di Alepè gestita dalle suore dorotee di Vicenza. Presso la quale l’Associazione Pentalux ha già svolto interventi di controllo alla vista e operazioni di cataratta.

Continua regolarmente la distribuzione degli alimenti del Banco Alimentare, su richiesta del Comune di Tavagnacco, ogni terzo giovedì del mese., nei locali sottostanti l’Auditorium di Feletto. Se qualcuno vuole unirsi al gruppo sarà il benvenuto.

Il giorno 8 novembre ci sarà la convocazione dei gruppi operativi dell’Associazione per organizzare i prossimi viaggi in Burkina Faso, in Costa D’Avorio e nei Campi profughi dei Saharawi nel sud-ovest dell’Algeria.

5 e 6 febbraio: Omar Mi a Udine

Venerdì 5 e sabato 6 febbraio: due giornate intense per la nostra associazione.
E’ arrivato a Udine Omar Mi, l’esponente diplomatico del Fronte Polisario che è l’organo di rappresentanza del popolo Saharawi in Italia. La Pentalux lo ha accompagnato presso la sede della Giunta Regionale a Trieste dove c’è stato un incontro con l’Assessore con delega ai rapporti internazionali della regione, Seganti.
Lì, Omar Mi ha esposto i problemi del suo popolo, in esilio in Algeria da più di 30 anni. Ha informato l’Assessore di tutte le iniziative diplomatiche portate avanti dal Segretario Generale delle Nazioni Unite che ha voluto intorno ad un tavolo i rappresentanti del Governo del Marocco e del popolo Saharawi. I presenti hanno convenuto sull’importanza di un’iniziativa del Consiglio Regionale volta a produrre azioni concrete a favore dei profughi.

La mattinata di sabato ha visto la partecipazione di Omar Mi e dello scrittore Boris Pahor ad un incontro con gli studenti del Liceo Marinelli di Udine.
L’aula era stracolma di studenti che hanno seguito con grande attenzione e partecipazione le relazioni dei due ospiti sulle sofferenze dei rinchiusi nei campi di sterminio e di un popolo segregato nei campi profughi, in territorio algerino.

La nostra associazione ha organizzato altri due incontri: uno con il senatore del Partito Democratico Pegorer ed uno con la parlamentare europea Serracchiani.
In tali incontri i due esponenti politici si sono impegnati a rappresentare i problemi dei Saharawi presso le Commissioni di Roma e di Bruxelles di cui fanno parte, nell’intento di individuare soluzioni politiche concrete.

Viaggio in Burkina Faso 1-13 ottobre 2008

Susanna Chiti, Tullio Ceconi, Sante Mariuz (Presidente dell’Associazione), si sono recati in Burkina, nel secondo ed ormai consueto appuntamento annuale (dopo quello di febbraio).

Susanna si fermerà a Nouna per un periodo di circa sei mesi per seguire e coordinare tutte le attività, per conto della Pentalux.
In occasione del loro arrivo, si è tenuta la seconda riunione annuale del Consiglio di Amministrazione del reparto di Oftalmologia dell’Ospedale. Nella riunione è stata fatta la verifica delle attività del Centro.

– Per quanto riguarda il funzionamento ordinario del Centro, la nostra Associazione ha sottoscritto una Convenzione con il Ministero della Sanità del Burkina per svolgere le attività nel rispetto della legislazione vigente e del programma sanitario nazionale.
– Si è stipulato un accordo con il Distretto sanitario di Nouna con il quale sono state precisate le modalità operative, congiunte, di intervento sul territorio.
– Come conseguenza di questi due documenti c’è un riconoscimento ufficiale delle autorità del Burkina della nostra Associazione in ambito sanitario.
– Il Consiglio di Amministrazione ha ribadito che bisogna operare per raggiungere la massima trasparenza nelle forme di finanziamento al Centro. Si è evidenziato un problema di retribuzione del personale, con richiesta di adeguamento del salario ed equiparazione di esso per il personale pagato dallo Stato e quello finanziato dalla Diocesi, che risulta inferiore.
– Si provvederà al completamento e alla conclusione del progetto biennale di depistaggio che coinvolge i bambini delle Scuole Primarie: anche per il secondo anno si prevede il controllo della vista di 15000 bambini. L’Associazione vuole farsi carico anche delle problematiche della vista emerse.
– Si è avuto l’incontro con “Light of the world” una O.N.G. di Vienna che è subentrata nel pagamento del personale non statale all’O.N.G. che si occupa della cecità su base mondiale, la C.B.M., attiva anche in Italia. In un’ottica di collaborazione si è confermato il sostegno futuro al Centro.
– E’ stata sottoscritta una Dichiarazione di continuità nel supportare il Centro da parte della Pentalux, con impegno futuro triennale.

Al rientro in Italia si è cercato un contatto con la Clinica Universitaria di Udine per verificare la possibilità di sviluppare il progetto di depistaggio estendendolo ai bambini che non frequentano la scuola (circa il 70%) e per coordinare, eventualmente, i dati statistici emersi dal controllo della vista.

Siamo in attesa di conoscere gli esiti contabili della Regione Veneto, cui ci siamo rivolti, tramite la nostra sede di Vicenza, per chiedere un contributo per un progetto di costruzione di una struttura in cui sia presente un laboratorio ottico ed un servizio di riabilitazione nel campo profughi di Bol-la, in Algeria sud-occidentale, presso uno dei campi profughi dei Saharawi.

Viaggio dai Saharawi ed in Burkina Faso dal 12 al 28 febbraio 2008

Dopo due viaggi effettuati in Burkina Faso, da soci e volontari, nel 2007, per progettare e iniziare, con il personale locale, il controllo della vista dei bambini in età scolare e potenziare il reparto oftalmologico di Nouna, agli inizi del 2008 (dal 12 al 28 febbraio) sono partite sette persone per recarsi nei campi profughi dei Saharawi e prendere atto della situazione: dal punto di vista politico, nulla è cambiato. Il loro Governo, in esilio, rieletto a febbraio, ha dato il termine del 2009 per risolvere il problema del referendum, a costo di riprendere le armi per rivendicare il diritto all’autodeterminazione.
I laboratori ottici allestiti dalla Pentalux, insieme ai tecnici locali, funzionano abbastanza bene e la bontà del lavoro è stata ribadita anche dal Ministro della Sanità, con cui i volontari hanno avuto un incontro. Con due voli per raggiungere il Burkina (Tindouf – Algeri – Ouagadoudou) cinque volontari sono atterrati nella capitale per poi raggiungere Nouna dove si sono ritrovati anche con l’ottico e l’oculista che nel frattempo si erano recati in un ospedale della Costa d’Avorio per effettuare operazioni, che, per il momento, non possono essere eseguite da medici locali, in quanto mancano. Il lavoro di screening della vista, portato avanti nei villaggi, dopo un faticoso rodaggio iniziale, procede bene grazie anche al valido aiuto della nostra cooperante Susanna, che ha preso veramente a cuore il progetto. La sua collaborazione finirà il 20 marzo e noi speriamo che possa riprendere a settembre.
Durante la settimana di permanenza, si è riunito il Consiglio di Amministrazione del reparto di oftalmologia dell’ospedale, di cui fa parte anche la Pentalux, per approvare il bilancio di previsione del 2008 e per valutare alcuni problemi organizzativi legati al funzionamento del centro (personale, medicinali, servizio sul territorio). Si è inoltre fatto il punto, insieme ai partner locali (Curia e Distretto sanitario) del lavoro di depistage della vista dei bambini.

Cronaca del viaggio nei campi profughi Saharawi

Rieccoci tutti a casa sani e salvi ma stanchissimi per il tantissimo lavoro fatto e per il viaggio di rientro massacrante.
E’ stata un’avventura che ha avuto anche un risvolto tragico dal momento che l’ultimo giorno, sull’aereo per il rientro ad Algeri, un passeggero che era stato imbarcato per essere trasportato urgentemente all’ospedale della capitale algerina è purtroppo deceduto.

Dopo mezz’ora di volo (l’aereo era partito con tre ore di ritardo per aspettare il paziente) è ritornato all’aeroporto di partenza da dove siamo ripartiti alle sei del mattino, il decollo era previsto per mezzanotte.

Al nostro arrivo nei campi profughi Saharawi il 24 dicembre la prima sorpresa, 15 pacchi sui 43 spediti non erano giunti a destinazione, così abbiamo dovuto aspettare tre giorni per iniziare il lavoro.
Nel frattempo abbiamo visitato alcuni accampamenti e portato circa 150 kg di medicinali all’ospedale del campo di Dakla che dista 150 km dal campo dove alloggiavamo.
Fortunatamente giovedì alle due del mattino è arrivato anche il materiale mancante e così di buon ora abbiamo iniziato i lavori per il ripristino di tutto l’impianto elettrico e dell’illuminazione delle varie stanze del laboratorio ottico.
I due tecnici ottici, partiti insieme al gruppo, intanto hanno riparato ed installato tutti i macchinari, hanno riordinato tutto il magazzino catalogando tutte le montature e le lenti in vetro già presenti e quelle portate da noi.

Il lavoro iniziava alle nove del mattino per terminare alle sette di sera con una piccola pausa di mezz’ora per il pranzo, la sera pur stanchissimi ci ritrovavamo tutti sotto una tenda e bevendo il tradizionale the ed al suono della chitarra contavamo e ridevamo finché gli occhi si chiudevano per il sonno.
Abbiamo passato un Natale ed un Capodanno unici ed indimenticabili, ammirando le stelle che all’orizzonte toccavano terra, pensando sempre al lavoro che ci attendeva la mattina seguente con il timore di non riuscire a terminarlo.
Ogni giorno era un’avventura, all’inaugurazione, come per magia, sono scomparse le forbici per tagliare il nastro tricolore e così ci siamo dovuti arrangiare con un coltellaccio comunque ben affilato.
A lavoro terminato e dopo aver mangiato chili di sabbia e polvere pulendo tutto il laboratorio, abbiamo ammirato con orgoglio quello che avevamo realizzato.

Non è stato facile far convivere quotidianamente diciotto persone con abitudini e caratteri diversi, ma grazie all’intelligenza e maturità di tutti non è mai nato nessun battibecco, anzi tutti quanti abbiamo scherzato e riso facendoci battute a vicenda, tutti avevamo lo stesso obbiettivo da raggiungere e a quell’obbiettivo erano focalizzati i nostri pensieri.

Non sono mancati i brindisi con un buon vino e grappa nostrani portati dal bel Friuli, il salame che ci accompagnava si è dimostrato al quanto scarso così da farci tirare solo tanta gola, ma era da mettere in preventivo prima della partenza, che tutto non poteva filare liscio.
Ora per tutti i diciotto “matti” ricomincia la quotidianità con il lavoro di sempre e con un occhio rivolto sempre all’orologio, con il telefono all’orecchio e le code ai semafori.
A pensarla bene già ci manca il deserto…