A TAVAGNACCO CONTINUA LA DISTRIBUZIONE DI CIBO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Di Margherita Terasso

C’è chi ha perso il lavoro, chi si ritrova solo dopo la fine del matrimonio e chi, anziano, non ha parenti su cui contare. Sono stranieri e italiani. Sono 28 le famiglie residenti che nel 2017 hanno fatto domanda di ammissione al banco alimentare. Indigenti, chiedono aiuto e lo trovano nel Comune, nelle assistenti sociali e nell’associazione Pentalux, che da 10 anni si occupa della distribuzione di alimenti alle persone in difficoltà economica con gli alpini di Feletto.

«Le assistenti sociali verificano le condizioni di chi ha fatto richiesta e stabiliscono lo stato di bisogno – spiega Annalisa Vucusa,  volontaria e responsabile del servizio che ogni terzo giovedì del mese consegna i beni alimentari –. Noi recepiamo le loro indicazioni e procediamo di conseguenza». L’associazione si reca a Pasian di Prato, nella sede dall’associazione Banco alimentare Fvg onlus (che ha lo scopo di contribuire a risolvere i problemi della fame e della povertà grazie alla raccolta delle eccedenze di produzione agricola, dell’industria alimentare, della grande distribuzione e la ridistribuzione delle stesse a chi si dedica all’assistenza ai poveri – e si procura alimenti come pasta, latte, biscotti. «Il quantitativo di cibo, in linea di massima, è quello necessario a coprire le esigenze di un centinaio di persone – continua Vucusa –. Poi chi può si presenta nella nostra sede, sotto le elementari a Feletto, per ritirarlo, altrimenti facciamo noi consegne a domicilio».

L’aiuto è concesso per un massimo di sei mesi, poi tutto torna in mano alle assistenti sociali, che valutano se la situazione della famiglia è migliorata. «Il nostro è solo un piccolo contributo – conclude la volontaria –. Sarebbe bello, per esempio, che anche i supermercati si attivassero nella distribuzione di alcuni alimenti, magari di quelli vicini alla data di scadenza: per, però, servirebbe un’organizzazione più strutturata». Un tempo la maggioranza delle famiglie a far domanda erano straniere, oggi le cose sono cambiate. «Il numero degli italiani che hanno bisogno è cresciuto.

Il problema resta sempre quello del lavoro – dice l’assessore Moreno Lirutti -. Chi fa fatica ad arrivare a fine mese limita le spese, anche quelle per gli alimenti». Tale aiuto diventa quindi prezioso. «Bisogna dire bravi ai i volontari Pentalux e agli alpini di Feletto che da oltre 10 anni assicurano il servizio», chiude Lirutti.

 

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